sabato 20 aprile 2024
15.05.2012 - Alessandra Chiappori

Bandiere blu: Imperia latita ancora

Assegnati ieri i prestigiosi riconoscimenti, il capoluogo però è ancora fuori dalla graduatoria

La prestigiosa bandiera blu

Ieri sono state rese note le località vincitrici delle ambite bandiere blu, i noti riconoscimenti per i litorali che più rispettano l’ambiente e si distinguono per purezza delle acque. Alla Liguria il trofeo con ben 18 località marittime di cui più della metà si trovano in provincia di Savona. Per quanto riguarda invece la provincia attigua, quella di Imperia, sono soltanto 3 le località segnalate, da Ponente: Camporosso, Bordighera, Sanremo – Imperatrice. Imperia dunque è ancora fuori dalla prestigiosa graduatoria, una mancanza che, in vista del rilancio turistico così auspicato dalle precedenti amministrazioni e delle problematiche ambientali emerse in relazione ai cantieri del nuovo porto, non le fa certo onore.

A influire sul mancato riconoscimento è sicuramente l’assenza di un depuratore. Struttura dalla lunga storia burocratico-politica, il depuratore di Imperia, stando alle ultime dichiarazioni dell’Amministrazione appena caduta, dovrebbe essere inaugurato a giugno: ci sarebbe allora speranza per la selezione delle bandiere blu del 2013?

Il litorale di Imperia e i fondali che si estendono davanti alla città, infatti, non sono così trascurati da non meritare la bandiera blu, anzi, si tratta di aree spesso molto interessanti dal punto di vista biologico e ambientale. Ci ha spiegato di più la dottoressa Monica Previati del CEA di Imperia: “il mare da me studiato, la zona cioè identificata come coralligeno, nella fascia tra i -30 e i -60m di profondità, è bellissima. Più del 20% di specie marine di invertebrati elencato nella lista Aspim come protetti o da tutelare sono presenti qui a Imperia”. Caratteristiche, queste, che il CEA cerca di portare alla conoscenza del più ampio spettro di pubblico con incontri - spesso legati alle scuole - mostre di fotografie subacquee e attività svolte a diretto contatto con l’ambiente marino, come lo snorkeling della scorsa estate in zona Foce. La biodiversità che si ritrova sui fondali dell’imperiese è un sintomo di salute del mare e, seppure spesso minacciata su più fronti da reti da pesca, sostanze inquinanti e scarsa conoscenza da parte di turisti e residenti, potrebbe realmente costituire un fattore di successo nelle future selezioni per le bandiere blu. Ha proseguito la dott.sa Previati: “la Regione Liguria ha mappato la posidonia, indicando lungo le coste della Provincia e del Comune di    Imperia 6 SIC marini”, si tratta di siti di importanza comunitaria, ambienti marini, cioè, che per le caratteristiche faunistiche e ambientali che li contraddistinguono sono tutelati e soggetti a particolari controlli da parte delle Istituzioni.

Le carte in regola per una bandiera blu a Imperia, alla luce di queste considerazioni, ci sono tutte. Nell’attesa che la città possa dotarsi di un depuratore funzionante, quello su cui punta il CEA e su cui dovrebbero insistere tutti – turisti e residenti – è una vera e forte coscienza ecologica senza la quale ogni ricchezza di questo territorio, marina come terrestre, verrà pian piano a scomparire, portando via biodiversità, salute del territorio e, inevitabilmente, impedendo al turismo vedere nuovi slanci.


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