Il primo degli importanti appuntamenti dell’autunno, promossi  e organizzati da Apertamente in collaborazione con Aifo e Libera, si svolgerà venerdì 23 novembre alle 20.45 presso la sala Lamboglia del Centro Polivalente di Imperia, in piazza Duomo. Una serata aperta a tutta la cittadinanza per incontrare da vicino la testimonianza autentica di Don Aniello Manganiello, il prete cosiddetto “anticamorra”, che a Scampia, il tristemente noto quartiere napoletano, ha passato quasi venti anni. L’occasione vedrà la presentazione dell’ultimo libro di Don Manganiello, “Gesù è più forte della Camorra”, all’incontro sarà presente anche Paola Borsellino, nipote del giudice Borsellino ucciso dalla mafia, da anni trasferitasi a Imperia dove prosegue nella sua opera di divulgazione sugli illeciti delle organizzazioni criminali.

Vista la rilevanza dei personaggi ospitati a Imperia, Apertamente ha in programma un precedente incontro, che si svolgerà la mattina alle 11.30 presso l’aula magna del liceo Vieusseux, tra Don Aniello Manganiello e gli studenti, coinvolti in un progetto incentrato sui temi della legalità e della corretta informazione.

“Gesù è più forte della Camorra” è stato scritto a quattro mani con Andrea Manzi, i proventi del volume sono devoluti al Centro Don Guanella di Napoli e alle famiglie indigenti. Quelle di Don Manganiello sono parole forti e libere, a fondare una sorta di movimento contro la criminalità, un’anticamorra, così la definisce il sacerdote, “delle opere, del contagio dell’esempio, dell’intervento concreto; un’anticamorra discreta che ha più effetto però di una grande campagna mediatica, perché nel suo Dna c’è il potere seduttivo della verità. Perciò, per risultare credibile, la lotta alle mafie non può essere un lavoro ma deve essere una missione, un’opera generosa e gratuita”.