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19.04.2012 - Redazione

Pino Petruzzelli firma l'ultima produzione de Lo Spazio Vuoto

Venerdì 20 aprile il debutto di "Vicini", lo spettacolo che vede la collaborazione tra Lo Spazio Vuoto e Pino Petruzzelli, repliche il 21 e il 22 aprile.

Lo Spazio Vuoto di Imperia

Lo spazio vuoto chiude simbolicamente la stagione teatrale 2012 (in realtà ci sarà ancora uno spettacolo sabato 28) con una propria produzione che vedrà in scena Livia Carli, Gianni Olivieri e Sergio Raimondo: “Vicini”, testo scritto dal noto Pino Petruzzelli, che curerà anche la regia. Una firma importante per uno spettacolo che debutterà ufficialmente con la serata di venerdì 20 aprile, ore 21.15, per replicare poi sabato 21 e domenica 22.

“Vicini” raccoglie tre storie vere: quelle di Sauro, Alfonso e Amina. Tre storie ora comiche, ora dolci, ora amare. Tre storie di vita di altrettante persone che abitano la stessa casa. Al primo piano Sauro: un ragazzo affetto da handicap mentale. Dolce e stralunato, capace di danzare in bilico sulla linea della vita come certi personaggi di Fellini, Sauro, passa di fiore in fiore, di esperienza in esperienza, di guaio in guaio con la leggerezza di una farfalla, sempre col suo ingenuo sorriso sulle labbra. All’ultimo piano, nella mansarda, abitano due spiritelli, uno di loro è il fantasma del poeta Alfonso Gatto. Sono sorpresi intenti a preparare, con tanto di champagne, pastiera napoletana e sfogliatelle, una strana festa di benvenuto: è una storia surreale, che riporta a case familiari, piene di ricordi legati a momenti importanti e da cui nessuno vorrebbe separarsi, tanto meno a ottanta anni. Infine la cantina, dove vive rinchiusa Amina, una giovane attrice algerina, scampata miracolosamente a un attentato che ha massacrato la sua compagnia teatrale a causa di uno spettacolo sgradito ai terroristi. Solo lei è riuscita a salvarsi, trovando riparo in Italia da una zia che l’ha nascosta, ma per paura di un nuovo attentato, la ragazza finisce col seppellirsi viva in cantina.

Tre differenti storie scritte e ispirate a persone realmente vissute. Il monologo di Amina trae spunto da un incontro avvenuto nel 1994 a Genova tra Pino Petruzzelli e un ragazzo algerino, Rachid, in occasione di una mostra fotografica contro il razzismo. La storia di Alfonso s’ispira al poeta Alfonso Gatto e alla sua storia d’amore con un’insegnante di teatro di Genova, Lea appunto. Il racconto di Sauro si riallaccia invece ai fatti e alle terribili violenze avvenute durante il G8 di Genova, rivissute da un ragazzo semplice che riesce nella sua ingenuità a cogliere il significato più profondo della vita.

“Essere diretti da un grande attore, regista e scrittore quale Pino Petruzzelli è stata per noi tre, Gianni, Sergio e Livia, un’esperienza molto significativa e importante che ci ha condotto a un livello più profondo nel mestiere di attore, sia da un punto di vista professionale sia umano – raccontano gli attori della compagnia – Le prove sono incominciate molto presto, già nel mese di ottobre 2011, con la memoria dei tre monologhi già pronta. L’intento è stato quello di lavorare così intensamente da riuscire a rivivere le storie, diventarne parte noi stessi, superando ogni sorta di recitazione e falsità, pur essendo il mestiere d’attore basato sulla finzione. Si è lavorato molto sulla parola e sui suoi significati, iniziando le prove in teatro per poi continuarle all’aria aperta nei mesi successivi. È stato molto stimolante provare i monologhi sulla spiaggia, in riva al mare, passeggiando sugli scogli o camminando in piena campagna, in ambienti sempre diversi che hanno obbligato noi attori a cambiare continuamente, a confrontarci con atmosfere differenti, arrivando gradualmente ad assimilare i testi come parte integrante di noi stessi. Lentamente questi personaggi così lontani dalla nostra realtà e dall’esperienza del quotidiano si sono inseriti nelle nostre vite, il loro linguaggio è diventato il nostro”.

L’esperienza delle prove è poi riapprodata al chiuso, nel teatro, tempio della recitazione. Proseguono gli attori protagonisti: “dopo mesi di prove all’aperto in condizioni atmosferiche spesso avverse (a giornate ventose se ne sono succedute altre piovose o soleggiate) si è ritornati in teatro per perfezionare il lavoro compiuto. Come pazienti artigiani abbiamo confezionato il nostro manufatto modellandolo e rifinendolo sempre meglio; ora ci sentiamo pronti a porgere al pubblico quelle storie e quelle emozioni. L’ambiente raccolto de Lo Spazio Vuoto è sicuramente favorevole a una recitazione così vera, cinematografica, in cui le emozioni saranno da noi vissute interiormente senza necessità di ampliare i gesti e falsare la messinscena nel tentativo di arrivare al pubblico, come accade nei grandi teatri. Il mestiere d’attore comporta un lavoro continuo e accurato, è fatto di prove assidue, duro lavoro per raggiungere un’elevata qualità artistica; la maestria di un’artista come Pino Petruzzelli, in veste di autore e regista, ci ha permesso di realizzare uno spettacolo intenso, commovente e spesso anche molto divertente. Siamo pronti al debutto!”.

Il costo del biglietto singolo è di € 15,00; € 12,00 per gli studenti; € 10,00 per gli allievi dei laboratori de Lo Spazio Vuoto. I biglietti si possono prenotare e acquistare per telefono ai numeri: 0183 960598 – 329 7433720 – 339 5823686 - direttamente presso Lo Spazio Vuoto – Via Bonfante, 37 - Imperia.

L’appuntamento finale con la stagione teatral-musicale 2011-2012 de Lo Spazio Vuoto sarà il prossimo sabato 28 aprile con  “Prigionierodimestesso”, a ingresso libero (previa prenotazione), liberamente ispirato ai diari dell’autore autistico Birger Sellin, in scena Salvatore Rancatore per la regia di Matteo Tarasco.

 

Lo Spazio Vuoto di Imperia


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