martedì 23 aprile 2024
28.10.2011 - Antonio Vanzillotta

La Rai interrompe il servizio pubblico, ma non deve risponderne!

Class action contro la rai. Per il giudice la Rai non deve rispondere agli utenti e l'associazione dei consumatori ricorre in appello

Nel corso del 2010 la RAI aveva arbitrariamente interrotto trasmissioni di informazione pubblica, sospendendone la messa in onda; Altroconsumo aveva contestato all'azienda di aver disatteso gli impegni assunti verso gli utenti che pagano il canone RAI con la firma del contratto di servizio, e chiedeva il risarcimento del danno stimato in 500 euro a testa.

Altroconsumo presenterà reclamo alla Corte d'Appello contro l'ordinanza del Tribunale di Roma che ha sancito ieri con un'ordinanza che la class action promossa dall'associazione di consumatori contro RAI, a cui hanno preaderito oltre 54.000 utenti, non debba essere portata avanti.
 
Commenta Paolo Martinello, presidente dell'associazione: "Ricorreremo immediatamente, lo dobbiamo agli oltre 54.000 consumatori che ci chiedono di farlo. E' grave che il giudice abbia deciso che la RAI, azienda che ha firmato un contratto in cui si impegna a fornire agli utenti un'informazione obiettiva, imparziale e equilibrata, non debba rispondere ai consumatori in caso di violazione del contratto di servizio. Contratto che è carta straccia: il ministero dello Sviluppo economico e la Rai hanno sottoscritto un impegno che non impegna. Gli utenti non possono assistere passivamente al lento, sistematico e crescente degrado del servizio pubblico televisivo in Italia" ha concluso Martinello.
 


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