Giuseppe "Mac" Fiorucci, il ricordo degli amici
Caro Mac, ci hai spiazzato ancora una volta. E chi se lo poteva immaginare che ci mollavi qui e te ne partivi per un ultimo rally proprio nel giorno del tuo onomastico? Sì che di strada ne avevi già fatta tanta da quel 13 settembre del '45 quando a Torino venisti al mondo, appena finita la guerra di liberazione partigiana che hai vissuto nel grembo materno. Ma di quella guerra, dopo più di 60 anni, ci hai regalato il ricordo di alcuni personaggi che altrimenti avremmo ignorato o dimenticato. Il tuo libro Gruppo sbarchi Vallecrosia ha permesso a molti di conoscere episodi straordinari nella loro umanità. E ha permesso al partigiano Mimmo di ritornare a Vallecrosia e ritrovare la famiglia che portò in salvo. Tutto merito tuo e della tua cocciutaggine, che ti impediva di lasciare qualcosa a metà, a qualunque costo.
E chissà se quella ostinazione ti apparteneva già l'8 giugno del 1977 quando diventasti sindaco di Vallecrosia a soli 31 anni. Se già allora eri, come qualcuno ha detto, come un salmone che risale la corrente tra mille insidie.
Già, la politica che si è sempre più allontanata dalla gente comune che tu conoscevi bene e che incontravi ogni giorno sul marciapiede davanti al negozio che era diventato un po' il tuo ufficio. Quella politica che ti appassionava tanto ma nella quale facevi sempre più fatica ad identificarti, allergico come eri ai furbastri, agli squali e soprattutto ai mediocri.
Allora ti sei buttato a capofitto in una nuova avventura: proporre iniziative culturali a Vallecrosia, inventandoti l'associazione "Il Ponte" con cui hai ideato e organizzato mostre di livello documentale altissimo come quella sulle leggi razziali, e hai portato a Vallecrosia scrittori e giornalisti famosi e meno famosi.
E poi l'esperienza libica, che ci hai raccontato con la tua ironia ma anche con una sensibilità toccante dalle pagine di Ibrahim, i datteri e il pesto, facendoci conoscere la Libia vista dalla parte delle persone più umili.
E dopo tutto questo tu te ne sei partito così, senza avvisarci. Vorrà dire che ci rivedremo al traguardo: tu sei sempre un buon navigatore, speriamo che i piloti in paradiso siano all'altezza. E non ti incazzare se siamo un po' retorici, concedicelo almeno per questa volta.
E concedici di stringerci idealmente ai tuoi affetti più cari, gli amati Luisa e Roberto.
Con affetto, amicizia e riconoscenza.
I tuoi amici