venerdì 26 aprile 2024
08.11.2011 - Donatella Lauria

Chiara Ragnini, il Festival di Sanremo è sempre più vicino

La cantautrice genovese, già intervistata dal nostro giornale, ha passato la prima selezione di Area Sanremo ed è sempre più vicina al palco dell'Ariston

La cantautrice Chiara Ragnini è fra i 40 finalisti della sezione SanremoLab di CartaSi Area Sanremo 2011, approdando  così ai corsi di perfezionamento in programma dal 25 al 27 novembre presso il Palafiori di Sanremo.
L'artista è l'unica della  Liguria ad essere stata ammessa alle fasi finali di questo importante concorso  canoro che dà il lasciapassare per il  Festival di Sanremo nella categoria Giovani.
In qualità di finalista ora Chiara si potrà esibire durante l'Area Sanremo Festival e l'Area Sanremo Tour.

L' ultimo step  arriverà quando la Commissione di CartaSi Area Sanremo proclamerà i Vincitori. Questi sosterranno un' audizione davanti alla Commissione RAI che selezionerà  gli artisti che parteciperanno al Festival della Canzone Italiana in onda in diretta su Rai1.

Classe 1983, genovese di nascita, Chiara vive a Imperia da pochi anni. Ci è arrivata per amore dal capoluogo ligure, dove è nata, dove ha frequentato il liceo classico “Doria” e l’Università. Quando non ha la chitarra in mano, lavora al computer: è laureata in informatica ed opera per una ditta imperiese.

La musica scorre nel sangue di Chiara Ragnini. Inizia a suonare da bambina, spinta e incoraggiata dai genitori che l’hanno sempre sostenuta. E poi comincia a scrivere parole e musica, dopo avere imparato a suonare chitarra e piano. Mentre parla di se, del suo amore per Genova, per la Liguria, per l’arte, l’antiquariato, non riesce a nascondere l’entusiasmo per la recentissima partecipazione ad Area Sanremo: il trampolino di lancio per poter atterrare al teatro Ariston: “un’esperienza che mi ha arricchito molto, indipendentemente da come vadano le cose” - commenta. A fine mese parteciperà alla elezione promossa dalla stessa rassegna. Su 280 candidati ne saranno scelti 40. Di questi altri 10 finiranno davanti alla giuria della Rai che deciderà le due voci per Sanremo. Impresa ardua ma il sogno si può avverare e le doti canore di certo non mancano. Ne è una lampante dimostrazione il suo disco, nuovo di zecca: “Il Giardino di rose”. Firmato e autoprodotto da lei. Dieci canzoni dalle melodie magiche, registrate ed arrangiate con la preziosa collaborazione di Claudio Cinquegrana, chitarrista e Max Matis, bassista. “Un progetto che mi ha regalato tante emozioni – prosegue Chiara – quelle che provo quando suono, canto e compongo”. Una frase di Gino Paoli è il motto dell’artista: “la musica non è una professione ma un bisogno”. “Mi ci ritrovo pienamente – dice – suonare è un modo per sfogarsi, sentirsi meglio, vivere. Non ne potrei fare a meno.” La ricerca del successo, dunque, passa in secondo piano, anche se la sua voce gentile, colta e raffinata le ha fatto conquistare numerosi riconoscimenti. In primis la vittoria della Targa Siae al “Biella Festival” e a fine novembre sarà tra i 10 finalisti del premio nazionale “Donida”, sul prestigioso palco del teatro San Babila di Milano.

Di recente ha avuto l’onore di suonare la chitarra di Luigi Tenco, restaurata dopo 40 anni, al Restauro in Festival di Lingueglietta (IM), grazie alla disponibilità di Pepi Morgia, direttore artistico della rassegna; ha inoltre preso parte al progetto AscoltAutori, a cura di Franco Zanetti e Universal Music Publishing. Ha inoltre aperto il concerto di Tricarico all’Oneglia Music Festival di Imperia, sotto la direzione artistica di Alessandro Fasano e Stefano Senardi. Il suo primo lavoro autoprodotto, che precede “Il Giardino di rose”, intitolato Wonderland, esce nel 2008, sotto lo pseudonimo Ceanne McKee: 10 tracce di canzone d’autore, pop, rock e contaminazioni d’oltreoceano. Progetti futuri? “Ho da poco ultimato la nuova canzone che presenterò alla selezione di Area Sanremo a fine ottobre – spiega – che ho scritto con la preziosa collaborazione dell’artista genovese Michele Savino. E poi sto pensando ad un nuovo disco. Ma per il momento continuo i miei concerti. Intanto esco da un’esperienza, quella di Area Sanremo, più che positiva , che rifarei e che consiglio a tutti i miei “colleghi”. Un luogo dove confrontarsi, e capire che il vero ambiente musicale non è quello del talent show, ma un luogo fatto di persone che continuano a studiare e approfondire ogni giorno la musica con passione, sacrificio e ricerca”.

 



 

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