sabato 20 aprile 2024
14.12.2012 - Pier Ghiglione

Elezioni Imperia 2013, tredici punti di programma per Rifondazione Comunista

Oltre 20 pagine di programma elettorale sintetizzate in 13 punti. Questo è quanto propone con largo anticipo il Partito di Rifondazione Comunista di Imperia per le prossime amministrative comunali del 2013. Ad esporre i punti programmatici erano presenti il segretario provinciale Mariano Mij, il responsabile provinciale dei Giovani Andrea Amante, il membro del direttivo del Circolo Renato Donati e il responsabile provinciale Ambiente Alberto Gabrielli.

Obiettivo primario di Prc è quello di far parlare i contenuti e non le strategie elettorali. “Fino ad oggi si è sentito parlare da tutti solo di possibili strategie elettorali ma ancora senza nessun programma – sostiene il segretario provinciale di Prc Mariano Mij – Noi crediamo che adesso in un momento in cui sta crescendo l’antipolitica ai cittadini interessi vedere cose concrete e sentir parlare di contenuti. Noi abbiamo redatto un programma insieme alle forze sociali, ascoltando i movimenti e i sindacati. Quanto presentiamo è un lavoro coerente con la nostra storia e sia un modello di sviluppo che ha alla base il benessere collettivo".

Analizzando la sintesi dei contenuti dei 13 punti il primo punta sul lavoro con un’attenzione al reddito di cittadinanza: Spiega Gabrielli: "Il nostro è l'unico Paese d'Europa a non adottarlo. Crediamo debba essere distribuito anche in Italia perché permette maggiore forza contrattuale da parte dei cittadini. Non spetta ai Comuni assegnarlo, ma gli Enti locali devono salvaguardare, nel caso in cui venga approvato, l'applicazione". Secondo punto è quello del porto con la salvaguardia e il rilancio del porto commerciale e peschereccio di Oneglia e un deciso ridimensionamento del porto turistico di San Lazzaro con un blocco di ogni costruzione residenziale.Inoltre la riduzione in elevazione di un piano delle due "stecche" residenziali in costruzione e la loro destinazione a Ostello della Gioventù. Spazio anche all’Urbanistica con lo stop alla crescita del cemento, per necessità che riguardano l'ambiente ne chiede la riconversione edilizia totale. Secondo Rifondazione il Puc dovrà essere fondato su crescita zero di ulteriore occupazione del suolo e il recupero del patrimonio edilizio. Per quanto riguarada l’Ambiente si vuole l'adesione al protocollo "Verso rifiuti zero" e la redazione di un piano generalizzato di riduzione dei consumi energetici. Sesto punto riguarda i Beni Comuni con la ripubblicazione completa ed effettiva del servizio idrico. Per quanto riguarda la cultura si pensa a poter utilizzare meglio le strutture di cui è dotata la città, anche con locali sotto utilizzati, e di non far prevalere la logica degli eventi e della città vetrina.  Per le Politiche Giovanili ha preso parola il responsabile provinciale dei Giovani Comunisti Andrea Amante: “Il ruolo affidato ai giovani nella stesura del programma è importante. Ci sono proposte a cui hanno collaborato studenti universitari e delle scuole superiori. Vorremmo caratterizzare il polo universitario imperiese rendendolo più autonomo rispetto all'ateneo genovese e questo è possibile con l'attivazione di discipline legate al nostro territorio come l'Agroalimentare e l'Università del Mare. Maggiori sviluppi del Dams con la creazione di iniziative culturali per valorizzarlo. Per quanto riguarda le scuole superiori, proponiamo corsi di recupero gratuiti mettendo a disposizione dei professori un rimborso a quelli che vorranno tenere i corsi. Puntiamo anche sulla messa in sicurezza degli spazi". Nono punto dedicato all’antifascismo: dismissione del patrimonio industriale, privatizzazione, precarietà portano a voler valorizzare le associazioni antifasciste presenti sul territorio e alla costruzione di un osservatorio antifascista. Punto numero 10, ma non per ordine di importanza è quello sulla legalità. "Si fa presto a dire niente più mafia, ma bisogna lavorare affinché si possano evitare situazioni come quella che stiamo pagando con l'operazione porto – spiegano i relatori del programma - Bisogna porre mano al regolamento sugli appalti e istituire un sistema di monitoraggio e controllo dei requisiti di imprenditorialità". Quindi spazio ai Diritti civili (riconoscimento sul piano fiscale e civile di ogni forma di convivenza e l’istituzione del registro dei testamenti biologici. Segue il punto sui diritti politici con il riconoscimento del diritto all’elettorato attivo e passivo per tutti i residenti. Si chiude col delicato punto sulla Sanità. Prende parola il segretario Mij: “Ci sarà una manovra regionale tosta. Crediamo che i Comuni debbano avere un ruolo più importante all'interno delle conferenze dei sindaci sull'operato dell'Asl. Con i tagli la sanità perde 30 miliardi all'anno e questo significa meno posti letto e presidi ospedalieri. Inoltre, vorremmo sottolineare il nostro rifiuto alla costruzione del Palasalute di via Acquarone che oltretutto rischia di essere l'ennesima cattedrale nel deserto". E sul futuro cosa intende fare Prc? “Intendiamo aprire un confronto pubblico con tutte quelle forze politiche di sinistra che si riconoscono in questi nostri punti programmatici per avviare un percorso politico condiviso all’insegna della coerenza e fuori da quei politicismi e tatticismi che caratterizzano e condizionano negativamente la politica nazionale e locale. Rifiutiamo quindi coalizioni trasversali ed alleanze con forze politiche di centrodestra proprio perché dobbiamo combattere il centrodestra”.

 

Twltter@pierghiglione

 


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