sabato 20 aprile 2024
12.05.2012 - Beatrice Baratto

Imperia: il dado è tratto, che cosa il Pdl non ha perdonato a Strescino?

Il dado e' tratto. Dopo alcune ore trascorse a parlare delle sorti del Sindaco di Imperia Paolo Strescino si e' passati ai fatti; in perfetto stile imperiese. Senza neppure arrivare al Consiglio Comunale previsto per questa sera i giochi sono stati fatti. Il primo cittadino non e' riuscito nel suo intento: quello di continuare a reggere le sorti della città tendendo una mano all'opposizione al fine di evitare la resa della città ad un commissario che sicuramente non gioverebbe ne' dal punto di vista dell'immagine ne' da quello pratico, tipico di chi e' abituato ad operare in una realta' ben assimilata e conosciuta. Non sono bastati i suoi appelli ne' la sua piena disponibilità a dialogare con la minoranza. Non e' bastato prendere le distanze dal suo ex partito: il PDL. Chi e cosa non gli hanno perdonato? Chi e cosa tesse le file della politica cittadina con la potenza di mettere d'accordo fazioni politiche storicamente lontane per ideologie, credo e valori. Questa mattina sono state ben ventotto le firme che han fatto decadere la sua carica. Maggioranza ed opposizione; PD e PDL uniti con l'unico scopo di sollevare il Sindaco che, sicuramente passera' alla storia, per il coraggio che ha dimostrato nel licenziare una giunta diventata ingombrante dopo le recenti vicende giudiziarie. "Ne' con Strescino ne' con Scajola" erano queste le parole dell'opposizione che con la loro decisione hanno, indubbiamente, prestato il fianco al PDL. Rimane il rammarico da parte di Paolo Strescino di non aver avuto la possibilità di operare più a lungo unitamente alla giunta da lui nominata. Basti ricordare che in questo breve periodo sono state circa cento le delibere firmate. Futuro incerto per la nostra provincia già penalizzata negli ultimi mesi da una situazione difficile e decisamente imbarazzante.Tra la gente comune emerge il profondo rammarico di aver perso l'occasione per dare una svolta decisiva al vecchio e consolidato sistema politico. Per Strescino amarezza e consapevolezza di aver fatto il possibile per cambiare in modo incisivo l'equilibrio politico amministrativo della città. Per Carla Nattero la posizione del Sindaco non ha dimostrato sufficiente volontà nel dare una svolta decisiva; per il PDL l'accusa al Sindaco di avere ingiustamente licenziato una Giunta, eletta dai cittadini e che aveva lavorato con serietà e competenza. Ad ognuno le proprie idee e i relativi credo politici. Per tanti Strescino e' stato l'agnello sacrificale: prima fortemente voluto e sostenuto dai suoi ex compagni di partito e poi scaricato in malo modo per aver osato opporsi al sistema. Da ora in poi tutto sarà più complicato: con la magistratura che continua ad indagare ed un nuovo commissario arrivato quasi per caso, quando proprio si poteva evitare.


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