venerdì 19 aprile 2024
03.05.2012 - REDAZIONE

Imperia: il Gruppo Consiliare Pdl sulle ultime "vicende" imperiesi

Comunicato Stampa

Avevamo letto con attenzione quello che la (ormai ex) Delegata di Frazione, signora Luisella Ferro, scriveva agli organi di informazione in data 18.4.2012. Essa comunicava, in modo assai garbato, dubbi sul fatto che il Sindaco Strescino fosse “al momento, la persona giusta per traghettare Imperia sulla sponda della ripresa, in quanto espressione diretta di un sistema che si vuole ardentemente eliminare e dal quale purtroppo non può pretendere di discostarsi se non negando, soprattutto a se stesso, di averne fatto parte per 13 anni”.

La signora Ferro, dopo aver segnalato la completa chiusura del Sindaco alle sue richieste di confronto, concludeva che “la vera forza di Paolo Strescino sarebbe quella di lasciare ORA il timone ad altri. Solo in questo modo dimostrerebbe a tutta la città di aver realmente fatto ammenda degli errori commessi in passato, lasciando alla collettività la possibilità di scegliere LIBERAMENTE ancora una volta per lui”.

Un messaggio chiaro ed onesto che, evidentemente, il Sindaco non ha gradito. Qualche giorno dopo, infatti, abbiamo letto che la signora Ferro è stata revocata da Delegata (Consultore) per la frazione di Poggi perchè (si legge nella motivazione) “è venuto meno il rapporto fiduciario”. Il rapporto fiduciario, quindi, esisteva sino alla lettera del 18 aprile e resisteva anche al fatto che alla signora Ferro, una dei dodici “apostoli” delle frazioni voluti dal Sindaco, fosse stato rifiutato più volte un incontro. Quando, invece, la signora Ferro - alla quale va il nostro plauso per l’impegno dimostrato nel non semplice compito - ha deciso di liberamente esprimersi essa è stata “licenziata”. Ciò è chiaro segno di un modus operandi da tempo adottato dal Sindaco, ovvero quello di avversare i dissenzienti, i contrari o i dubbiosi di fronte allo “Strescino-pensiero” che deve invece essere tesi dominante. Il Gruppo Consiliare del Popolo della Libertà, partito che il Sindaco ha deciso di abbandonare, credono invece che la sua amministrazione debba cessare ed hanno così inviato un segnale forte attraverso una mozione di sfiducia.

Il Sindaco ha risposto in maniera scomposta e, da ultimo, ha dichiarato che sarà sua personale missione contrastare il futuro politico dei sedici firmatari. In ciò, come nel suo attuale operato ormai del tutto delegittimato, egli si arroga un potere non suo. E’ il corpo elettorale che deve decidere il futuro politico delle persone, sono gli elettori il vero giudice. Ed è proprio al giudizio degli elettori che il Sindaco sta tentando, con ogni possibile mezzuccio, di sottrarsi.


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