giovedì 28 marzo 2024
18.06.2012 - Alice Borutti

SPUI: rapporti con Sanremo e DAMS discussi oggi in I commissione in Provincia.

Ambesi: “corretto togliere il 5% in più dalla quota di competenza del Comune di Sanremo, presto incontrerò Zoccarato”, “se il DAMS non farà gli iscritti attesi verrà ripensato”, Lanteri PD: “E' conveniente per la Pubblica Amministrazione spendere per formare persone che poi cercheranno un'impiego al di fuori della Provincia?”

Il Presidente della Provincia Luigi Sappa ha aperto la seduta ringraziando subito il personale della Provincia (in sala è presente la segretaria generale Caleffi) che con costi contenuti ha portato avanti la gestione amministrativa dei corsi universitari ospitati presso il Polo di Imperia (DAMS, Scienze infermieristiche, Fisioterapia, Scienze Giuridiche, Economia) per poi passare la parola ai consiglieri presenti per chiedere delucidazioni al Presidente della SPUI Massimiliano Ambesi e ai componenti del CDA Annoni e Dimari.
Prende la parola Alessandro Lanteri PD: “vorrei lanciare qualche tema per chiarire alcuni aspetti grazie ai rappresentanti della SPUI qui presenti, il primo riguarda i dubbi del Comune di Sanremo che vorrebbe spostare il DAMS a Sanremo come da accordi inizialmente presi (all'epoca in CDA SPUI c'era Antonio Bissolotti) e a proposito come PD Sanremo avevamo già espresso perplessità. Chiedo se la sezione della Facoltà di Agraria di Torino presente a Torino verrà seguita in qualche modo dalla SPUI dal momento che all'università di Genova non è presente una facoltà di Agraria ed è indubbiamente un settore che riveste grande importanza per le categorie produttive locali. Chiedo inoltre ad Ambesi quali sono i dati sull'occupazione dei laureati del Polo in provincia”.
Massimiliano Ambesi inizia premettendo che “questo incontro andava già fatto due anni fa capire quali sono i presupposti e in quale direzione sta andando la SPUI. Il costo di gestione dei corsi universitari ospitati è intorno ai 2milioni 200mila euro dei quali il 45%, circa 1 milione di euro, viene finanziato dalle amministrazioni comunali partecipanti la cui quota in 7 anni non è cambiata, si è supplito alle difficoltà delle amministrazioni cercando di cambiare la convenzione con l'Università di Genova per avere delle condizioni più favorevoli per la Provincia come ad esempio cambiare il rimborso per le trasferte dei docenti da Genova dalla tariffa ACI a un forfettario. Inoltre oggi il 95% della prima rata versata dagli studenti ora viene riversata alla SPUI per un ammontare di circa 200mila euro, altre entrate sono costituiti da attività come oneri dell'ASL per ospitare corsi sanitari all'interno del Polo e la locazione del servizio mensa intorno agli 8mila euro l'anno, è stata appena bandita la gara per distributori automatici che porterà 6mila euro l'anno e verrà bandita una gara per un libreria interna al Polo".
La SPUI ha convenzioni solo con l'Università di Genova e non ha potere decisionale sulla didattica che compete appunto all'Università di Genova. Al Polo imperiese si iscrivono in media 1000 studenti all'anno al Polo ai diversi anni dei corsi di laurea, sono aumentati gli iscritti ad Economia che ora ha gli stessi numeri di Giurisprudenza (parliamo sempre di lauree triennali).
Ambesi: " il servizio universitario è importante per il territorio, su Economia infatti ospitiamo l'indirizzo turistico, per quanto riguarda la Facoltà di Giurisprudenza è indubbio che lo sbocco nella professione forense è ormai inflazionato" ma come spiegherà poi l'Avv. Annoni del CDA SPUI, "esistono tantissime professioni nel sistema della giustizia e dell'istruzione che richiedono la laurea in Scienze Giuridiche, sia nel pubblico che nel privato", sempre per Ambesi “molti hanno avuto incarichi di docenza anche in altre Università, segno della bontà della formazione ricevuta al Polo”. Riguardo i dati sull'occupazione per Ambesi sono dati difficili da ottenere perchè poi in molti vanno a lavorare al di fuori della provincia (esisterebbe il servizio Almalaurea che ciclicamente monitora l'occupazione dei laureati nonché il Bilancio Sociale redatto annualmente dall'Università di Genova e la relazione che ogni corso di laurea deve redigere annualmente affinchè venga attivato il primo anno di ogni corso ma pare che i dati non siano facilemnte interpretabili e non tutti gli studenti rispondono ai questionari Almalaurea a distanza di tempo n.d.r.)
Alcuni comuni non vorrebbero più finanziare la SPUI, attualmente finanziata da 13 comuni costieri in provincia con quote proporzionali al numero di abitanti con l'eccezione di Sanremo che ha una quota maggiorata del 5% Zoccarato infatti vorrebbe non pagare più questa maggiorazione che all'epoca era motivata dalla dislocazione del DAMS su Sanremo (poi mai realizzata perchè nel 2000 la sede deputata non si rese più disponibile per un'ipoteca pendente n.d.r.). Ambesi da ragione a Zoccarato e afferma che quel 5% andrebbe girato sul Comune di Imperia che di fatto ha i benefici dell'indotto prodotto dalla presenza degli studenti e dei docenti.
Nel rinnovo della convenzione la SPUI chiederà di poter disporre anche di parte della II rata versata dagli studenti in forma liquida e non come acquisto di libri o servizi. Se questo verrà concesso potremmo ridurre l'esborso dei 13 Comuni partecipanti. 
Paolo Ceppi PDL: “non ci sono stati forniti documenti per prepararci sufficientemente sul bilancio della SPUI ma secondo me occorre trovare un ruolo anche di tipo sociale alla SPUI, dal momento che come detto prima, offre la possibilità di frequentare un corso universitario ai ragazzi della provincia con costi ridotti. Ma il discorso di Zoccarato è un po' diverso da quello di non pagare il 5% in più, è relativo al fatto che non vede un ritorno economico diretto su Sanremo. Ma per me c'è un ritorno comunque di tipo sociale anche per gli studenti sanremesi. Tornando al discorso della Facoltà di Agraria di Torino presente a Sanremo, è stata fatta un'analisi delle richieste formative emergenti dal territorio per preferire corsi rispetto ad altri? Anche in un'ottica occupazionale, si tiene conto delle richieste delle categorie produttive? Vedo in provincia che vengono richieste professionalità spesso lontane da quelle formate dai corsi universitari ospitati dalla SPUI.”
Ambesi ha affermato che presto incontrerà Zoccarato per discutere della questione e trovare una soluzione.
A riguardo della questione Dams, Ambesi ha illustrato ai consiglieri una breve esegesi del corso: "da triennale più specialistica con una media di 50 iscritti alla triennale e 7 iscritti alla specialistica è stata tolta la specialistica in seguito ai tagli dell'Università di Genova con consistente risparmio per i costi sostenuti dalla SPUI, è stata aperta una nuova laurea specialistica interAtenei senza costi aggiuntivi in collaborazione con l'Università di Nizza, Sophia Antipolis che si spera riesca a raggiungere almeno 50 iscritti di media. Se l'obiettivo di riqualificare l'intero ciclo formatico legato al DAMS non verrà raggiunto, il corso dovrà essere ripensato di concerto con gli altri soci SPUI”.
A proposito del quesito posto da Ceppi, Ambesi afferma che non si è pensato ad un ciclo di formazione integrato in relazione alle figure professionali richieste in provincia e propone lo spostamento del Centro di Formazione Pastore in via Nizza all'interno del Polo nel caso in cui si renda disponibile lo Spazio Calvino appena costruito in caso di spostamento del DAMS . Ceppi chiede che vengano rilevati i dati presso i Centri per l'Impiego e che se il Comune di Sanremo vuole il DAMS potrebbe benissimo gestirselo, Ambesi si dimostra disponibile
Lanteri PD chiede che la SPUI abbia una maggior apertura anche con le altre Università per rispondere meglio alle esigenze del territorio, “molti scelgono l'Università sotto casa ma poi questa scelta corrisponde alle scelte occupazionali più o meno obbligate? E' conveniente per la Pubblica Amministrazione spendere per formare persone che poi cercheranno un impiego al di fuori della Provincia?. La prima emergenza che abbiamo è l'aumento di disoccupazione in provincia che ha dati allarmanti secondo quanto rilevato dai Centri per l'Impiego” 

 

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