venerdì 17 maggio 2024
03.03.2012 - Beatrice Baratto

Imperia, il mercato degli extracomunitari e degli abusivi

Mercoledì mattina, giorno di mercato nel cuore di Imperia Oneglia. Tra le massaie indaffarate a far la spesa e gli ambulanti intenti a vendere la propria merce l'argomento del giorno era quanto mai spinoso e di attualità: la molteciplità di extracomunitari che vendono abusivamente merce contraffatta. Incontro uno dei più agguerriti in questa battaglia senza vincitori nè vinti; una guerra tra chi ha bocche da sfamare e figli da mantenere. Una battaglia senza esclusione di colpi iniziata tanto tempo fa, alle prime luci dell'alba, nelle mattine difficili, quelle che solo gli ambulanti conoscono a menadito: quando il freddo ti entra nelle ossa e sai già che i soldi guadagnati, lontano da casa, non basteranno neppure per fare un poco di spesa. Domenico Verrastro di Imperia fa l'ambulante da circa vent'anni, ha alle spalle un passato difficile ma oggi si guadagna da vivere onestamente, vendendo nei vari mercati del ponente capi di abbigliamento. Esordisce con un'affermazione che mi fa accapponare la pelle: "Signora, qui, prima o poi ci scappa il morto". Il suo racconto è quello del disagio e della mancanza di sostegno da parte delle istituzioni nonostante i suoi accorati appelli e i suoi esposti: "Sono tesserato Confcommercio - spiega Domenico - e parlo a nome dei miei colleghi ambulanti. Soprattutto nella giornata di sabato, al mercato di Sanremo, davanti al mio banco stazionano numerosi extracomunitari che mettono in terra i loro articoli tra l'indifferenza generale. A loro non posso dire nulla perchè, quando ci ho provato mi hanno risposto in malo modo spesso minacciandomi. Loro non pagano il suolo pubblico nè alcun tipo di concessione, non sono in regola con il permesso di soggiorno e, fatto ancor più grave quando arrivano le forze dell'ordine per i controlli di routine loro non fanno altro che spostarsi qualche metro più in là. Personalmente ho fatto tanti esposti al Sindaco di Sanremo, all'Assessore al Turismo e Commercio ma nessuno mi ha mai dato credito. Addirittura, esasperato dalla situazione, ho minacciato il Sindaco e per questo fatto mi hanno convocato in questura ma, alla resa dei conti, non mi han fatto nulla sapendo di essere nel torto. Nessuno controlla questa sorta di ambulanti abusivi mentre a noi che paghiamo regolarmente le tasse i controlli sono tantissimi. Si lavora poco, la gente non ha soldi ma noi come possiamo guadagnare onestamente se la gente non si può nenche avvicinare al banco perchè sono invase da merce contraffatta e stranieri? Prima o poi davvero ci scappa il morto.
Non ho paura ma se succede qualcosa di grave ritengo responsabile coloro che non hanno accolto le mie varie richieste di aiuto e di tutela; per ben sei volte ho chiesto un incontro con il sindaco ma non ho mai ricevuto risposta in merito, non è giusto che le istituzioni tollerino questa grave situazione senza fare nulla di concreto. I vigili se fermano un acquirente di merce contraffatta gli fanno un verbale mentre il venditore lo lasciano andare. Ma è giustizia questa? Il problema va estirpato alla radice: dovrebbero controllare sui treni provenienti da Genova e sequestrare immediatamente la merce non chiudere entrambi gli occhi alimentando così la malavita e i tanti traffici illeciti che sono ormai una piaga nel cuore di Sanremo". Nella mia vita posso aver sbagliato ma ora chiedo solo di poter essere messo in condizioni di lavorare con dignità e senza minacce".
Beatrice Baratto

 

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