giovedì 25 aprile 2024
12.12.2012 - Alessandra Chiappori

Un successo la “Merenda al buio” in Largo Ghiglia

Insolita iniziativa oggi nella scuola di Oneglia per sensibilizzare i bambini alla problematica della cecità e della multisensorialità

Alcuni momenti della merenda al buio

Si è svolta questo pomeriggio nel plesso scolastico di Largo Ghigia, ora parte del più grande Istituto Comprensivo Novaro, la prima “merenda al buio” rivolta ai bambini e organizzata dalla scuola in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi di Imperia.

Tre non vedenti – Mariateresa, Bruno e Patrizia - si sono improvvisati camerieri, servendo ai bambini bevande, torte e focacce (preparate dagli stessi bambini) in un’aula completamente oscurata con apposito materiale installato dai volontari del CAI, che spesso collaborano con l’Unione Italiana Ciechi. Ad accompagnare l’immersione nel buio, anche il violinista Franco Invidia, dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo, che ha suonato nell’assenza totale di luce per regalare ai bambini l’esperienza dell’ascolto puro.

Il progetto, inserito nel più generale percorso didattico “tutti uguali o tutti diversi”  ha preso forma grazie al particolare interesse di Angela Allegro, tirocinante nella classe III B di Largo Ghiglia. Con l’appoggio delle insegnanti, la dott.sa Allegra ha proposto questa esperienza multisensoriale prendendo spunto dalla propria tesi di laurea in Scienze della Formazione Primaria, un progetto sperimentale negli ambiti della sociologia e psicologia della disabilità “Le rappresentazioni sociali della disabilità”, ricerca portata avanti sotto la supervisione della dott.sa Gisella Merenda, dell’Università di Genova. “Abbiamo smontato la paura del buio che hanno molti bambini – ha dichiarato soddisfatta la dott.sa Allegro – il buio è spesso vissuto come qualcosa di minaccioso, pieno di imprevisti, ma in questa occasione è stato riempito, siamo riusciti a conferirgli una connotazione positiva”.  A chiudere piacevolmente l’esperienza, pienamente riuscita visto l’entusiasmo di piccoli e insegnanti, i bambini hanno anche potuto coccolare i dolcissimi cani appositamente addestrati per l’accompagnamento di non vedenti.

L’Unione Italiana Ciechi ha già proposto cene al buio, rivolte però agli adulti, per avvicinare le persone alla problematica, ma questa, per la Liguria, era la prima iniziativa del genere portata avanti con dei bambini. Soddisfatti della riuscita dell’esperimento il presidente dell’Unione Ciechi Liguria, Cesare Longordo, che si è quindi augurato che nel futuro si possa replicare l’esperienza in altre scuole, per sensibilizzare i più piccoli a problemi spesso dimenticati, che hanno direttamente a che fare con l’immediatezza dei sensi.

 

Alcuni momenti della merenda al buio


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