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22.03.2012 - Donatella Lauria

Podismo: ho incontrato l’uomo che corre scalzo

Durante la Ventimiglia Monaco ho corso alcuni metri con Francesco Arone, l'uomo da record che corre scalzo tutte le sue maratone.

Ero al 18 esimo chilometro della Riviera Classic, la 24 km che da Ventimiglia arriva a Monaco, di cui abbiamo già molto scritto.

In quei momenti la fatica è mista alla gioia di avere compiuto il giro di boa, di avere mantenuto un tempo decente, di stare per tagliare non il traguardo della vittoria ma della grande soddisfazione di avere vinto una sfida personale contro te stesso. Il dolore al costato, fisso, e la piccola piaga al piede che quasi per tutta la gara hanno viaggiato con me, sono accantonate dalla forza della testa che sovrasta quella delle gambe e ti suggerisce che puoi davvero farcela. I brividi attraversano il corpo.  In quei momenti il paesaggio fantastico della Riviera è solo uno sfondo naturale che, anche se meraviglioso, passa in secondo piano: conta solo arrivare, fermare il cronometro poco prima del tempo che ti sei programmato da giorni. In testa scorrono immagini di vita o pensieri di progetti. Quando si corre appare nella mente un film “disordinato” tratto dalla propria esistenza. Mentre tutte queste sensazioni accompagnavano la mia corsa verso il Principato, si avvicina un ragazzo, scalzo, che già avevo notato durante la Mezza di Imperia, sia perché è arrivato quasi insieme me, sia perché ha corso senza scarpe la sua gara. Ora mi ricompare, un po’ affaticato, come tutti del resto, si mette accanto, scandiamo i ritmi dei nostri passi insieme e nonostante la mia poca forza di parlare riesco a dirgli, spezzando il mio fiato: “sei arrivato quasi insieme a me a Imperia. Complimenti. Sono una giornalista, vorrei intervistarti alla fine della gara…sei un mito”. Poche parole vinte dall’affanno e poi continuo la corsa. Avevo appena incontrato un vero personaggio del mondo del podismo. Un uomo di sicuro stravagante ma con una forza interiore sopra la norma. Come è propria di tutti quelli che producono chilometri sotto il sole o sotto la pioggia, per vivere intense emozioni sportive che pochi comprendono. Ho incontrato nella mia ultima gara Francesco Arone, classe 1976, torinese. Lui è l’uomo da record, l’uomo che corre scalzo, l’uomo che non ha mai infilato un paio di scarpe da running. Ecco chi è.

“Sono Francesco Arone nato a Carignano il 03.07.1976 (TO) e vivo in una piccola borgata chiamata Ceretto. Sono un corridore/runner dall’estate del 2000 quando decisi di correre a piedi nudi. La mia storia ebbe inizio dall’idea di provare una gara podistica e dopo molti allenamenti mi iscrivo a quella del paese dove vivo. Nel 2006 le ambizioni mi portano a provare distanze sempre più lunghe come una impensabile mezza maratona (21,97km). Ora notavo che l’esperienza giovava dalla mia parte quindi mi preparai per la maratona (42,195km). A distanza di anni i numeri delle gare ingrandiscono raggiungendo 18 mezze maratone, 27 maratone. Dopo una lunga preparazione decido di affrontare la ultramaratona (100km). Il 03.04.2011 Corro a Seregno (Monza e Brianza ) partenza alle 07.00 e dopo 11ore 42minuti 33 secondi concludo un’impresa che è valido come record del mondo certificato e omologato GUINNESS WORLD RECORDS. Per il futuro prevedo nuove sfide e record da sostenere”.

Ci vedremo a Genova il 22 aprile. La mezza Maratona del capoluogo ligure ci attende per un ‘altra emozionante sfida.

 

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